IL VOLTO TRASGRESSIVO DI NAPOLI
Napoli, come è noto, è una città dalle mille sfaccettature, capace di offrire esperienze di ogni tipo. E questo vale anche per il sesso. Parallela alla Napoli delle opere d’arte e dei monumenti, infatti, c’è una Napoli trasgressiva fatta di lucciole e trans, locali per adulti e battuage GLBT.
Nonostante diversi episodi spiacevoli (retate, aggressioni, denunce per atti osceni, ecc.) che si sono verificati nel corso del tempo, e che contribuiscono a trasmettere l’idea di una città problematica con zone in preda al degrado e prive di controlli, la pratica dei rapporti mordi e fuggi consumati in auto o in angoli più o meno appartati non è passata certo di moda, ed è anzi possibile stilare una vera e propria “mappa” napoletana della prostituzione e dei locali per adulti, in cui davvero nessun gusto e preferenza rischiano di rimanere insoddisfatti!
TUTTI I LUOGHI DEL SESSO MERCENARIO
Il mercato partenopeo del sesso a pagamento ha dei veri e propri luoghi-simbolo, tappe obbligate per chiunque sia alla ricerca di divertimenti proibiti (in strada e non solo).
Via Firenze, soprannominata “il miglio sacro della prostituzione”, ne è un esempio lampante: lungo il breve ma “vivace” tratto di strada che corre da via Novara a Corso Garibaldi, nel quartiere Vicaria (a pochi passi dalla stazione), è possibile imbattersi in donne di varie nazionalità (sudafricane, est-europee e orientali soprattutto) e in transessuali, ma non mancano le lavoratrici più attempate per gli amanti del genere.
Un altro punto caldo del sesso a pagamento è la zona tra Via Carbonara e Via Rosaroll, dove i tipici bassi si trasformano in vere e proprie “garconniere” per incontri amorosi più o meno furtivi… Le donne, molte delle quali straniere (per lo più sudamericane), attendono i clienti sedute sull’uscio, e i rapporti vengono consumati in un’ambiente separato dal resto dell’abitazione da tendine colorate e decorate. I residenti si sono lamentati spesso per il via vai di clienti e per la brutta immagine che questa specie di “srada del sesso” darebbe a un quartiere un tempo tranquillo. Il traffico di prostitute, peraltro, è spesso nelle mani della criminalità organizzata, e come è noto non sono pochi i casi di ragazze sfruttate e maltrattate da protettori senza scrupoli…
Africane e ragazze dell’est si trovano anche tra Via Galileo Ferraris (verso San Giovanni a Teduccio) e tra la stazione della metropolitana e il Rione Luzzatti.
Chi invece, pur amando i luoghi pubblici, non vuole correre i rischi connessi alla prostituzione in strada, può provare l’esperienza del cinema a luci rosse: dopo la chiusura, per una brutta vicenda di prostituzione minorile, del cinema Argo, il punto di riferimento in questo settore è sicuramente l’Agorà, in cui, tra dark room e salette video con maximonitor, vengono trasmessi film porno etero, bisex e gay, e fare incontri interessanti è davvero facile.
BATTUAGE E SESSO GLBT
Restando in ambito gay e bisex, segnaliamo il notevole movimento di “marchette” nel parcheggio del mercato ucraino di Via Brin (in cui comunque non mancano neanche prostitute donne) e nella zona orientale: Via Genova, Via Ferrara, Stazione Centrale, Via Taddeo Da Sessa e Via Gianturco (in cui è possibile trovare anche molti trans). Altro punto di ritrovo per i “rent boys” partenopei è il Corso, prima del sottopasso che sale verso la Tangenziale. In Via Roma o in Via Scarlatti, e soprattutto in Piazza Bellini, in pieno centro storico, non è raro assistere all’incontro tra giovani ragazzi gay e, a volte, anche allo scambio di baci e altre effusioni soft.
Per quanto riguarda i locali gay, anche qui c’è solo l’imbarazzo della scelta: c’è il “Virgilio”, il “Madison”, il “Mephisto”… Il “Freezer” è la discoteca più frequentata del venerdì sera, la domenica il ritrovo è al “Jungle” o all'”Excess”. Il “Bar B” è sauna di giorno e discoteca di sera. Un’altra sauna particolarmente gettonata è la “Blu Angels”. Per chi preferisce approcciare in ambienti più tranquilli per poi appartarsi o andare a consumare in casa, infine, ci sono vari pub come il “Ferdinand Strasse”, il “New Age” e il “Così Così”.